giovedì 31 marzo 2011

Un incontro di energie una generazione unita. A sinistra

L'aria che tira è aria di guerra, e si aggiunge all'aria già viziata nel nostro Paese dall'attacco ai lavoratori, financo dalla riproposizione scellerata del nucleare. Contemporaneamente, venti di rivolta attraversano il nord Africa.
Ma anche in Europa non si sta a guardare: insieme alle mobilitazioni sociali che l'attraversano, i partiti di sinistra e comunisti raccolgono forti consensi nelle amministrative di questi giorni, dal 9 per cento raccolto dal Fronte di Sinistra in Francia alla Russia dove il Partito Comunista raggiunge il 30 per cento, confermandosi secondo partito nazionale, al 23 per cento raccolto in Sassonia dalla Linke, secondo partito.
I comunisti e la sinistra italiana, pur nell'enorme difficoltà della fase, hanno la possibilità di affermare e confermare le proprie scelte di campo contro la guerra, con gli studenti e con i lavoratori.
I giovani possono essere il motore di queste battaglie: dopo aver sostenuto con forza e passione le lotte in difesa della scuola pubblica e del mondo del lavoro, l'immediata reazione dei Giovani Comunisti all'annuncio dell'attacco militare dell'Occidente in Libia ci parla ancora una volta di un'organizzazione vitale composta da giovani pronti a sacrificarsi e a buttarsi a capofitto nella militanza politica e nella lotta.
In tutta Italia, dalle metropoli al più piccolo circolo, dalla Sicilia, terra militarizzata e base di partenza dei raid, a Torino i giovani della Federazione della Sinistra si mobilitano pieni di rabbia contro l'ennesima guerra. Senza se e senza ma rivendichiamo le nostre posizioni con estrema coerenza. Quei giovani attivi contro la guerra, sollecitati e mobilitati nella gran parte dei casi dai Giovani Comunisti, sono un corpo unico, composto da migliaia di compagne e compagni.
Ovviamente non è una novità, ma è una rassicurante certezza. Una naturale coincidenza di intenti e una consapevole voglia di sentirsi parte della stessa famiglia. E rispetto a questo non si può rimanere a guardare.
L'errore drammatico sarebbe se, pur consapevoli di ciò, non si portasse a compimento il progetto di dar vita ad un soggetto aggregante generazionale di sinistra, dentro il quale i Giovani Comunisti e la Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani non hanno più alibi per rimanere divisi. Un progetto avviato da qualche anno e che continua a muoversi troppo a rilento.
Già in molti territori sono nati coordinamenti unitarie tra le due forze che di fatto operano quotidianamente insieme lavorando negli stessi luoghi e incontrandosi nelle stesse stanze. Un incontro di energie che ha ridato forza a molti territori in difficoltà. Una richiesta reale che viene dal basso. Ma che, ben inteso, non deve fermarsi alle due giovanili comuniste. Un folto arcipelago di associazioni, movimenti e singoli devono essere pienamente inseriti in tale percorso, arricchendo ancora di più il processo.
Come spesso accade, i gruppi dirigenti (una parte dei gruppi dirigenti) rischiano di rimanere troppo indietro rispetto allo stato reale delle organizzazioni. Come spesso accade, i territori stanno indicando la linea.
La costruzione della Federazione ci ha dimostrato che non dobbiamo avere paura di compiere le scelte unitarie che i compagni ci chiedono a viva voce. E' necessario uno slancio decisionale che ci permetta, in tempi brevi, di focalizzare tutte le nostre energie sulla politica, eliminando i tentennamenti tattici che i compagni hanno già superato nei territori in nome delle battaglie, della storia e di un'idea di futuro comuni.
Superiamo le diffidenze. Con tutta la nostra forza e tutta la nostra passione.

Francesco D'Agresta,coordinamento nazionale Giovani Comunisti
fonte: www.esserecomunisti.it

sabato 26 marzo 2011

La prima settimana di guerra in Libia è costata all'Italia almeno 12 milioni di euro


I primi sette giorni di guerra in Libia sono costati all'Italia almeno 12 milioni di euro, ovvero più di 1,7 milioni al giorno. La Gran Bretagna ne ha spesi almeno 20 e gli Stati Uniti oltre 400 (Washington ha speso 130 milioni di euro solo per i centosettanta missili Tomahawk lanciati finora: ognuno di essi costa 750 mila euro).

La parte più costosa della missione militare italiana in Libia è quella aerea: le 32 sortite dei nostri Tornado sono costate in tutto quasi 10 milioni di euro (ogni missione costa circa 300 mila euro, se non si sganciano i missili anti-radar Harm da 200 mila euro l'uno).

La missione navale italiana è costata nella prima settimana, di solo carburante, oltre due milioni di euro. Ogni giorno, infatti, la portaerei 'Garibaldi', il cacciatorpediniere Andra Doria, la fregata 'Euro', il pattugliatore 'Comandante Borsini' e la rifornitrice 'Etna' consumano circa300 mila euro di gasolio al giorno.

domenica 13 marzo 2011

Trasporto pubblico:"CHE DISASTRO!"


I GC stanno portando avanti in queste settimane un'iniziativa a livello provinciale riguardo l'efficienza del servizio COPIT in seguito ad i pesanti tagli mossi dal governo e le ultime modifiche apportate alle linee urbane (introduzione del "Micco").
Una decina di militanti GC si è mossa di fermata in fermata a fare compilare un questionario (che potrete compilare anche voi in questa pagina: http://www.gctoscana.eu/index.php?option=com_content&view=article&catid=29&id=490&Itemid=9 ) che pensionati,studenti e pendolari hanno compilato con inaspettata partecipazione.
La campagna non è ancora terminata,ma volevamo sottolineare un episodio particolare accaduto nei giorni scorsi.
Alcuni militanti stavano facendo compilare il questionario all'interno della stazione,quando era in attesa di partire il treno della linea Pistoia-Porretta.
E' stata la prima volta in cui erano i passeggeri a voler compilare il questionario con un entusiasmo e una rabbia incredibile perché presto la loro linea ferroviaria verrà tagliata,obbligandoli a prendere una linea COPIT sostitutiva,meno comoda e più pericolosa per le strade de "la porrettana".Purtroppo non abbiamo potuto far compilare a tutti il questionario,ma torneremo presto e ribadiamo ancora una volta la vicinanza ai passeggeri de "la porrettana" e il nostro sostegno alla loro lotta.

martedì 8 marzo 2011

VIVA L'ITALIA CHE RESISTE - manifestazione regionale a Firenze.Per un'Italia UNITA,LIBERA ed ANTIFASCISTA


17 MARZO 2011: MANIFESTAZIONE REGIONALE A FIRENZE
Via Cavour - fronte alla Prefettura - ore 15.00

PER UN'ITALIA UNITA, LIBERA E ANTIFASCISTA!
PER LA COSTITUZIONE E LA REPUBBLICA "FONDATA SUL LAVORO"!

Per il diritto al lavoro e al futuro, per la scuola pubblica, per la dignità delle donne e i diritti degli immigrati, per la laicità dello Stato, per la difesa del territorio e dei beni comuni!
Per riaffermare il valore dell'uguaglianza, dell'indipendenza e della pace!