domenica 7 marzo 2010

Scuola, Governo priva del futuro i giovani di 14-15 anni


di Piergiorgio Bergonzi*
L’obbligo di istruzione…. si assolve anche nei percorsi di apprendistato…’ Approvando questo capolavoro di inciviltà la destra strappa alla scuola i giovani di 14-15 anni di età, li spinge precocemente al lavoro, abbassando l’età lavorativa dai 16 ai 15 anni, li priva del futuro, perché, nell’epoca dell’economia della conoscenza e del lavoro precario, chi non possiede almeno un diploma di secondaria superiore più difficilmente di chiunque altro potrà avere un lavoro adeguatamente retribuito, sicuro o almeno dignitoso. Se oggi in Italia sono un milione i giovani fra i 18 e i 25 anni senza diploma, dopo questa legge diventeranno molti, molti di più.
Con l’approvazione di questa legge la destra precipita l’Italia nell’inferno dei paesi ignoranti: in tutti i paesi europei l’istruzione è obbligatoria almeno fino a 16 anni, con questa legge il governo sostanzialmente riporta l’obbligo a 14-15, dopo che, solo due anni, fa il governo Prodi l’aveva elevato a 16.
Noi continueremo a batterci per riempire le scuole, perchè tutte le nostre ragazze e i nostri ragazzi possano studiare almeno fino a 18 anni di età in una scuola qualificata, gratuita, profondamente riformata nei percorsi, nei contenuti, nei saperi, nelle metodologie didattiche. Questa è oggi l’unica garanzia per il futuro dei giovani, per il loro lavoro.
Dopo l’approvazione di questa legge il disegno della destra si riconferma tragicamente opposto: svuotare le nostre scuole. Per questo viene ridotto del 25% il bilancio della pubblica istruzione, per questo vengono tagliati 150.000 insegnanti, chiuse migliaia di classi e scuole, ridotto l’obbligo di istruzione. Vogliono mandare a scuola milioni di ragazze e ragazzi in meno, è la loro idea di società: dell’ignoranza, senza lavoro, senza democrazia.
* Responsabile scuola PdCI – Federazione della sinistra

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