martedì 16 novembre 2010

Firma l'appello per la verità su Falluja (uso di armi chimiche)

Non ci potrà mai essere una vera pace in Iraq senza che sia fatta verità sui costi umani causati dalla guerra che ha insanguinato, e continua ad insanguinare il paese, e finché non sarà resa giustizia alle vittime innocenti. I documenti pubblicati da Wikileaks ci restituiscono uno scenario inquietante, già noto a chi opera da anni in Iraq. Le prime vittime della guerra sono stati, spesso in modo deliberato, migliaia di civili innocenti. Un caso emblematico è rappresentato dalle gravissime ferite, ancora aperte, causate alla popolazione civile dalla spietata operazione militare compiuta dalle truppe statunitensi nella città di Falluja nel 2003. Allora, e nel periodo che va dal 4 aprile al 5 maggio 2004, la popolazione civile fu sottoposta ad una campagna di bombardamenti indiscriminati che preparò il campo per una seconda offensiva condotta nel settembre 2004. Da allora, e fino a novembre dello stesso anno, migliaia di civili persero la vita e altrettanti furono feriti, o resi invalidi. Altri scomparvero nel nulla.


Appelli alla pace e al cessate il fuoco vennero inviati all’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan con deboli riscontri, nonostante la gravità dei crimini di Guerra che le truppe statunitensi stavano compiendo a Falluja in chiara ed evidente violazione delle convenzioni di Ginevra e del diritto internazionale umanitario. Inoltre, fino ad oggi nessuna iniziativa è stata intrapresa dal governo iracheno o dalla giustizia irachena per indagare ed eventualmente processare i responsabili delle violazioni commesse a Falluja ( causa il divieto imposto alla magistratura irachena di indagare qualunque cittadino statunitense, militare o civile). Per questo torniamo a chiedire con forza un'indagine internazionale.
Inoltre negli ultimi mesi è stato denunciato l’aumento delle patologie oncologiche nell’area di Falluja, le malformazioni dei neonati, e le molte patologie connesse all’uso di armi chimiche da istituti di ricerca, media inglesi e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Riteniamo che a distanza di anni, sia giunto il momento per le Nazioni Unite di impegnarsi al fine di restituire giustizia alle vittime innocenti di quel massacro e a coloro che ne vivono ancora direttamente le conseguenze.
Per questo facciamo appello all’Onu, affinché venga istituita una commissione indipendente che sotto l’egida del Consiglio ONU sui Diritti Umani e in conformità con le procedure speciali possa far luce sulla natura, la gravità e le responsabilità dirette ed indirette per i crimini commessi nella città di Falluja. E che possa poi definire le modalità per risarcire adeguatamente la popolazione civile che da allora soffre le conseguenze di quei crimini. L’Onu dovrebbe impegnarsi anche a nominare un nuovo Relatore Speciale sui diritti umani in Iraq.
Fare verità e restituire giustizia alle vittime di Falluja è un atto dovuto, per riaffermare la centralità del diritto internazionale e dei diritti umani, vittime anche essi di una Guerra scatenata con il pretesto della lotta al terrorismo e che da allora non ha diminuito le sofferenze della popolazione irachena.

per firmare l'appello clicca qui: http://www.unponteper.it/sostienici/petizione1.php

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